Madeira e altri incanti di terre lontane

Oceano

Nell'immensità dorata
dello specchio infinito
dell'Oceano
la brezza di mille fragranze orientali
si mescola al Tuo profumo,
riflesso della Tua anima cristallina che
irradia mille riflessi,
mille ricordi incastonati
nello scrigno frastagliato
di queste scogliere atlantidee.
Nella luce crepuscolare
il riflesso dei Tuoi occhi madreperlati
sorride
all'Eterno Amore.
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Ti canterò...

Ti canterò dolci melodie
ti narrerò magiche saghe
di guerrieri che
combatterono
per la libertà.
Ti parlerò di uomini puri e del loro
lungo viaggio
oltre ai confini del Tempo.
Ti porterò nuovamente sulle cupe acque in cui
caddero
le prime gocce
in cui scivolarono
i primi petali e
la Vita ebbe inizio
con un solo soffio
un solo gesto
un solo sguardo
un solo Tutto
Tu
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Distruzione

Dalle nebbie
lungo il filo dell'imensa distesa marina
Sorsero velieri fantasmi
e sagome indistinte
presagio di dolore.
Dalle acque grigio perla
sorsero draghi infuocati
che si diressero a riva e
divorarono
tutto ciò che restava.
Da allora,su quei lidi solitari,
vagai,come Anima straziata,
cercando una risposta,
urlando,
piangendo,
invano,
tutto era compiuto
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Nelle sere odorose di muschio e rosa selvatica
ti ho assaporato in mille sguardi
persi nell'infinito
là ove cielo e terra si confondono
in una soffice rosea densità.
Negli anfratti muschiosi di
arcane caverne sotterranee
ti ho osservato
intento a raccogliere
le ultime scntille di sole
ed il primo albeggiare.
Ti ho scorto lontano
fra le pietre bianco candide
gli occhi immersi
nell'infinito rifrangersi delle acque
nelle sconfinate cristalline azzurrità
fra lidi antichissimi
ed ora,appare la tua solitudine,
che nulla potrà mutare,
se non
il ritorno di quel Sole
ora ricordo lontano....

Una lacrima
colma di tristezza
un volto dipinge il dramma
dell'umana esistenza che
inesorabilmente
scorre nel fiume dell'Eterno divenire
ed allora
una rosa sboccia
si schiude all'Amore
avvizzisce al Tempo che
varca nuovi orizzonti
ed
una candida piuma
diviene cristallo
nel freddo gelido inverno
nella stagione dell'Essere
nel suo impalpabile battito
nel suo insondabile pensiero
nell'inconsistente leggerezza
della Scintilla Divina
ed allora
si tramuta
in lacrime
in rigiada
che
scivola lentamente
nelle pieghe delle verdeggianti chiome
di Natura...
Ed il Tuo sospiro
il Tuo respiro
diviene
nuvola candida
che
si innalza lassù
negli infiniti spazi
oltre la linea dell'Orizzonte
nella dimensione sempiterna
dell'Amore perdutamente amato

La notte è chiara
la tua luce risplende
come miriadi di stelle
La volta del mio cielo
è il tuo essere
che
ridona armonia e pace
in un mondo sofferente,
il mio mondo rinnovato
si culla ora placidamente
nello spazio
dell'eterno
dolce
sussurro
dei tuoi baci
e
si ridesta
al delicato sguardo
che giorno dopo giorno
ricrea
melodie celestiali
infonde
sublime estasi d'amore
ristabilisce
il sommo principio armonico
il suono primigenio
della Creazione
cesella
Amore Eterno...

Tu magica stella
magico irreale incanto
che nasci lassù
ove cielo e terra si fondono
Tu fonte di luce
Amore immacolato
eterno sole
ed
immutato astro
splendi
rifulgi ogni dove
La tua iridescenza divina
si effonde come miracolo
inondando
ogni battito di vita
ogni stilla argentea
a te fan capolino gli angeli
a te si inchinano
le fate
Tu sei l'albeggiare
ed il tramonto
in un eterno spazio
infinitamente
Amore

Oltre
le porte del Tempo
oltre
il confine dell'Orizzonte
la Luce crepuscolare
sommerge il
Creato
e le prime stelle
tenendosi per mano
intonano un canto nuovo
all'unico Amore
che Tutto pervade.

Una parola rubata
al cielo lassù
una voce
un canto
un suono celeste
per dirti
quanto sia immenso
l'Oceano cristallino dei Tuoi occhi
per sussurrarti
quanto sia insondabile
l'Universo del Tuo cuore.
Una stella lassù
cade rapidamente
si posa sul nostro nido
rifulgendo di luce continua
Quella Luce
divinamente
scende silente
lunare
diamantina
sui nostri volti
rapiti
estatici
nel Tuo Amore.
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Parole fugaci

Parole che sorgono
dai più recessi anfratti
parole che odorano
di aracani frutti
antichi fiori
dischiusi al primo sole
nella rinnovata stagione
ove
le Silfidi
fanno capolino tra il verde
tra i muschi
nei reami frondosi
nelle chiome ondulate
delle magiche quercie.
Parole antiche
da sempre echeggianti
nel Tutto
sussurranti
Amore.

Il mio cuore ha palpitato
le mie labbra hanno sussurrato
i miei occhi velati
hanno lasciato che
la rugiada scendesse copiosa
come lacrime di tristi fiori
e
all'improvviso
ti ho ritrovato
nella rugiada
nelle lacrime
nella pioggia auntunnale
nei miei occhi
velati di lacrime

Ed è un istante eterno
l'istante in cui i miei occhi
immersi ne tuoi
colgono il mistero
della tua bellezza

Ed è stupore estatico
scoprire
quell'antica gioia
quel sentirsi
cellula vibrante
nel tuo essere

Ed è meraviglioso
afferrare l'istante
in cui
siamo tutt'uno
nell'Itante Eterno

Ogni istante vissuto con Te
è un istante eterno
scolpito nel marmo
cantato da mille voci cristalline
composto nelle più segrete
alcove atlantidee.
Il Tuo sguardo
intensamente
fluttua
riemerge
istante dopo istante
fra le acque smeraldine
fra sorgenti incontaminate.
La Tua bocca candida
profuma di gigli immacolati
Le tue labbra
sussurrano al vento
quell'antico immutato sentire
che
sgorga
da profondi recessi
del Tuo cuore sacro
traboccante
d'estasi e di passione
che arde
eterna
come sole infuocato
sui bianchi
serici
lidi

Cascate di foglie argentee
alla luminescente luna autunnale
Miriadi di stelle
aggrappate alla volta blu cobalto
intensamente rifulgono
Oceani di sguardi
sospesi
nell'infinita tenerezza
nell'inarresatbile moto
del Cuore
come le foglie
che
dal vento scosse
volano
si posano
in soffici radure verdeggianti
ove Amore
rievoca in eterno
l'Eterno Divenire
all'inarrestabile battito
del Cuore Universale
*****************************************************************Nel Nel Tutto

Griderò il Tuo nome
dall'alta cima di colli innevati
abbracciando il Creato
in un unico sguardo.
Amerò la Tua essenza
in valli fiorite e campi assolati.
Cullerò le Tue membra
nel tepore primaverile.
Veglierò sul Tuo riposo
fino alla fine del Tempo
ed oltre ancora
fino a quando
le nostre essenze
saranno Una sola
nel Grande Tutto Cosmico.

Sola
resto fra i ricordi
nel melodramma della vita
domani
tutto finirà
con lacerante dolore
intriso nelle pieghe vellutate
stemperato
nella rugiada dei miei occhi.
Solo la nostalgia
di uno sguardo
lontano
sempre più lontano
inesorabilmente
ritorna lassù.
I tuoi passi lievi
riecheggiano
nella stanza vuota
dei miei pensieri
ma
inevitabilmente
la melodia continua
a cullarmi
a lenire questo dolore
nel ricordo
della tua voce
melodia d'Inverno
che
mi riconduce
ai soffici
fiocchi di neve
al tuo sorriso
che
tragicamente
sbiadisce
in questo gelido
muto
Inverno
fra le nebbie
del mio divenire
continuo.
Come bagliore improvviso
ricompari per incanto
ti dissolvi
e
per sempre
ritorni
lassù.
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Danza

Nell'eterna danza
dell'Amore
dall'alba al tramonto
volteggiamo nell'Etere
ebbri d'estasi
incuranti del divenire
come petali
danziamo nel Tutto
senza sosta
senza fine
senza limiti
oltre il Tempo
e l'umano sentire
sollevandoci
come candide piume
nell'intensità celeste
lassù
oltre
finalmente
Lassù.

In balia del Tempo
la vita fluttua
imprigionando
l'Anima diamantina
in una lotta senza sosta
oltre i confini
della materia
sino a quando
si distacca
si eleva
alta
assù
sopra i colli verdeggianti
ele radure
di un tempo
richeggianti
un lieto arcano sorriso
Ora
libra vivida
ridestata
fulgida
dorata
smeraldina
indaco
opalescente
lattiginosa entità astrale
libra lassù
finalmente libera
dall'umano soffire.

Librando lassù....

In balia del Tempo
la vita fluttua
imprigionando
l'Anima diamantina
in una lotta senza sosta
oltre i confini
della materia
sino a quando
si distacca
si eleva
alta
lassù
sopra i colli verdeggianti
e le radure di un tempo
richeggianti
un lieto arcano sorriso
Ora
libra vivida
ridestata
fulgida
dorata
smeraldina
indaco
opalescente
lattiginosa entità astrale
libra lassù
finalmente libera
dall'umano soffire.

Erro senza meta
incurante del vento
della pioggia che
incessante
sferza il mio viso
nel gelido inverno dell'Essere.
Cupe nubi mi sovrastano
come spettri minacciosi avanzano
si addensano
ricoprono la volta.
Implacabile buio assoluto
nessuno spiraglio di luce
nessun bagliore
solitudine nella solitudine
nei regni insondabili dell'oblio dei sensi
e dei ricordi.
Draghi voraci mi inghiottono nella notte più cupa
brandelli di luce riaffiorano nella mente incerta
poi
il Nulla
sino alla fine.

Immensi spazi
oltre lo sguardo
oltre le sconfinate vastità marine
profumano del tuo ricordo
dolorosamente rievocate
dalle malinconiche note
di un'arcana sonorità.
Riassaporo l'antica essenza
del tuo essere smeraldino
nel profumo della tua pelle ambrata
Ripercorro nella mente
lunghi filari
ad ogni passo,
in ogni istante,
disperata
ti invoco,
Amore
perdutamente
amato.

Lontano mi appari,
nella tua magnificenza,
lontano, distante,
irraggiungibile,
fra lidi solitari
e oasi verdeggianti.
Puro smeraldo,
nell'arcano calice della vita,
inestimabile perla opalescente.
Rifletti le ombre di mille spettri,
nel gelido inverno
della tua esistenza,
nulla traspare,
nulla trapela
dall'insondabile sibillina
natura
illusoria.
Immutato,
irreale,
lontano
appari,
poi
nulla rimane,
se non
il tuo spettro
lontano.

Nulla di te rimane
se non
il fruscio di seriche vesti,
il vento tra le fulgide chiome,
il profumo dell'acacia in fiore,
il ronzio delle api,
l'argenteo cristallino scorrere
delle acque
in cui
purificasti le tue stanche membra
dopo tanto fragore d'armi
dopo tante grida
abbandonasti
la vita terrena
negli antichi anfratti muschiosi
e lì cadesti nell'oblio,
rinascesti
come nuovo sole,
ti levasti
alto sopra le nubi,
oltre il tuo Essere.