00 24/01/2007 21:28
Fine
Erro senza meta
incurante del vento
della pioggia che
incessante
sferza il mio viso
nel gelido inverno dell'Essere.
Cupe nubi mi sovrastano
come spettri minacciosi avanzano
si addensano
ricoprono la volta.
Implacabile buio assoluto
nessuno spiraglio di luce
nessun bagliore
solitudine nella solitudine
nei regni insondabili dell'oblio dei sensi
e dei ricordi.
Draghi voraci mi inghiottono nella notte più cupa
brandelli di luce riaffiorano nella mente incerta
poi
il Nulla
sino alla fine.
"Morirei tra le tue braccia felice di vedere i tuoi occhi come ultima cosa"
"Vibro per Te"