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Awa Rhui

Ultimo Aggiornamento: 13/08/2008 16:47
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Post: 15
Città: ACQUAFONDATA
Età: 48
Sesso: Maschile
13/08/2008 16:47

FIGLI

Soltanto nella tiepida discesa del sole
Sulle spalle delle dune irrigate di caldo
Attendiamo che rinunci questa guerra
A seguirci come uno scarno cane randagio
In attesa delle nostra ossa.
Li senti? Avanzano, ma la sabbia li frena
Rende triste il loro incedere militare
Le dune scivolano sotto i tacchi di ferro e cuoio
Pilastri d’orizzonte nelle epoche di antichi pionieri
Ora divengono slitte d’oro in miniere di fuoco.
La sabbia tace il cammino, le stelle scordano le scie
Tutto è silente attorno, serba un gran segreto,
che i soldati cercano di udire fra il crepitio del sole
su questi petali di memorie perse nel deserto.
Ma tutto è silenzio, non si possono udire di lontano
I nostri canti, appesi a rami morti di bianchi tronchi,
come possiamo segnarvi il cammino?
Non più siamo premuti sul cuore del deserto
E il suo spirito non è vivo nel grembo arido
di coloro che marciano scordandosi le note del vento.
Il vecchio Fon, un antico saggio che ti cerca
ti strappa alle coperte e ti porta oltre il lago di sale e sabbia.
Dice – Cammina! – a coloro che dormono in altri cieli,
ma nel corpo fatti ancora con la sabbia rosa
e con il cuore che scivola sulle dune.
Tu avevi promesso di essere un nomade
Selvaggio, che mai la tua casa fosse poggiata
nella fondamenta, che la tua schiena avrebbe
di notte riposato su policromi tappeti di lana.
Ma ora che il tuo tappeto non è un segreto di trame
vive come il sangue, ora dormi sotto una coperta piccola,
che ha un solo colore, che non è intessuta da tua madre,
ma canta di una macchina che tesse tele che non scaldano,
che hanno il sapore non della sete, del sonno, del caldo,
ma portano lungo corridoi grigi, senza nome, senza volto.
Ecco la tua nuova strada non riesce a coprirti,
come la tua nuova coperta, rimangono i piedi levigati
senza solchi di cammini, senza memoria di cielo,
a soffrire nella notte persa.
Ricordati del Fon, dei recinti senza cancelli,
di quelle pietre in cielo che ardevano
e la tua strada accendendoti innanzi
sospingendo la tua vita oltre il deserto
al confine dell’immenso, dove la fonte del mare
attende un giorno di nascere.

AbN

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