Un dolore lacerante,accompagnato dai battiti del campanile,dall'infrangersi delle aspre onde contro la riva solitaria,nostalgico come il sopraggiungere dell'autunno.
Intanto era il tempo dell’estate sfiorita,i primi venti serali avevano spazzato via enormi draghi fumosi che componevano spesse coltri di nubi ed ancora al crepuscolo apparivano simili a cavalli in corsa,in una metamorfosi fiammeggiante.Gli ultimi smalti oro e cremisi avevano tinteggiato il paesaggio e le antiche mura della città,presto sarebbe calata la notte e sarei tornata nelle dimensioni dello spirito,oltre il tempo e lo spazio,nella dimensione immutabile, propria del Creatore,tuttavia un ultimo sguardo ai suppellettili che brillavano al crepuscolo come magicamente animati da uno spirito vitale,calato improvvisamente e sommessamente sull’intera stanza.
Ed ecco poi,nel mentre mi accingevo a prendere sonno,comparire dinnanzi pensieri vorticosi in una miriade di grapppoli luccicanti che ricadevano come stelle cadenti nell’oscuro oceano dei sensi ed in quella nicchia timorosa in cui riponevo i pensieri più intimi e sublimi dettati dall’impeto dell’Anima.
Pensieri fugaci ed appassionati di un‘anima romantica appartenente ad epoche lontane in cui ancora si sognava, ed in essi ci si cullava con grandi speranze,che sarebbero ben presto state vanificate con il divenire delle cose,con il verificarsi di eventi.
Un ultimo sguardo nell’antro dei ricordi mi ricondusse al colore del mare,trasparente e cristallino,al rifrangersi delle onde sulla spiaggia di grezza canapa,a quel serico cielo intessuto finemente da pazienti dita fatate ed ancora lassù in un punto indistinto,l’isola di Porto Santo,paradiso nel paradiso,solitario e ameno rifugio di anime antiche.
[Modificato da ..Freeflow.. 06/10/2007 16:09]
"Morirei tra le tue braccia felice di vedere i tuoi occhi come ultima cosa"
"Vibro per Te"