00 25/09/2008 16:33
Ti raccolsi pelle o ossa. Un batuffolo randagio e solitario di pelo argentato e sporco. Ti chiamai Neve, come la neve candida che si sporca nelle nostre città. Ti curai e ti amai sfortunata amica mia. E tu sempre indomita e ribelle mi offristi il dono del tuo affetto. Eri la prima a salutarmi al ritorno a casa, la prima ad accoccolarti con me. Ora te ne sei andata, in silenzio come la neve che si scioglie, in silenzio come il tuo nome che ricordo con amore. Ti voglio bene Neve. Sono qui.