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Salvia oficinalis

Ultimo Aggiornamento: 17/01/2008 21:03
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12/01/2008 11:17

Salvia in latino significa "salvare", le proprietà benefiche attribuite alla pianta, sono così numerose che i Greci, i latini e più recentemente la scuola medica di Salerno la consideravano la panacea universale. Nelle foglie di salvia è possibile isolare due categorie di composti chimici: la componente fissa (flavonoidi, fenoli, acidi ossitriterpenici, diterpeni, tannini catechici, ecc.) e la componente volatile (alfa e beta-pinene, canfene, beta-mircene, alfa-terpinene, limonene, eucaliptolo, gammaterpinene, linalolo, ecc.).
L'utilizzo più specifico della salvia è correlato alla sua proprietà antisudorifera. Tale attività è dovuta al tuione, un componente della frazione volatile, che paralizza le terminazioni nervose periferiche delle ghiandole sudorifere ed inibisce la sudorazione, qualsiasi sia la sua origine. La salvia presenta attività antispastica, può favorire la secrezione della bile, è ipoglicemizzante ed antibatterica.




DESCRIZIONE: appartiene alla famiglia delle Labiate, che comprende circa 750 specie. Il nome deriva dal latino salus salvus, salute e in buona salute, sano, con riferimento alle sue riconosciute proprietà curative e medicamentose, fiducia che ha mantenuto inalterata nel tempo. L’uso della salvia è datato fin dall’antichità, la Scuola di Salerno denominava questa pianta Salvia salvatrix. È originaria dell’Europa meridionale, in particolare nella regione mediterranea, viene anche coltivata commercialmente in vari paesi. Cresce da 30 a 70 cm, fino a 800 m. Tutte le varietà di salvia sono estremamente aromatiche e la salvia officinalis di cui ci occupiamo, con le sue varietà di colori, ha grande importanza anche nell’alimentazione.
PARTI UTILIZZATE: foglie prima della fioritura, sommità fiorite.
PRINCIPI COSTITUENTI: olio essenziale, flavonidi, acidi fenolici, sostanze estrogene, tannini.
PROPRIETÀ: tonico generale, antisettico, antispasmodico, antisudorifero, diuretico, emmenagogo, ipoglicemizzante. È consigliata in caso d’asma, infezioni alla bocca, della gola e delle vie respiratorie, influenza, raffreddore, eczemi, piaghe, ulcere, dermatiti, per regolazzirare il ciclo mestruale, irrigazioni vaginali, per alleviare i disturbi della menopausa, contro la frigidità e l’impotenza, il nervosismo, per stimolare la digestione e calmare gli attacchi di diarrea, contro il tabagismo, la melanconia e la depressione. DA EVITARE: non dovrebbero essere assunte da donne in gravidanza o durante l’allattamento. Si consiglia di non assumere salvia per lungo tempo, o di abusarne con dosi massicce poiché contiene sostanze tossiche dell’assenzio ed è controindicata agli ipertesi e agli epilettici.
RACCOLTA-CONSERVAZIONE: le foglie da usare fresche sono raccolte dalla primavera all’autunno. Quelle da essiccare sono raccolte prima della fioritura. Vanno essiccate lentamente per mantenere il profumo ed evitare che marciscano. Si conservano in recipienti a chiusura ermetica. Secondo alcuni si conservano bene anche con la surgelazione.
PREPARAZIONI
Infuso: 20 g di foglie secche in un litro d’acqua bollente, coprire, lasciare in posa per 10 minuti, filtrare e bere.
Decotto: bollire per qualche minuto in una tazza di latte un cucchiaio di foglie secche sminuzzate, filtrare e bere.
Vino: macerare per 10 giorni 60 g di foglie in un litro di Marsala secco, meglio se vecchio, filtrare e conservare in bottiglia scura e luogo fresco.
Tintura, olio essenziale: si trovano in erboristeria o nelle farmacie con reparto erboristico. L'olio essenziale va usato con parsimonia: non superare mai le 3 gocce sciolte in un cucchiaino di miele, di tintura non più di 20 gocce tre volte al giorno.
In aromaterapia è usato maggiormente l’olio di salvia sclarea, poiché non è presente l’alta percentuale di tujone che è sostanza tossica.
SALUTE
Asma, laringiti, infezioni della bocca (gengiviti), stomatiti ed afte: usare l’infuso di salvia freddo per fare sciacqui. L’operazione va ripetuta più volte al giorno.
Dermatiti, ulcere, eczemi, piaghe in genere: applicare sulle parti interessate compresse preparate con il decotto.
Influenza e disturbi della gola, raffreddori, apparato respiratorio: una tazza di decotto due o tre volte al giorno dolcificato con un poco di miele.
Regolarizzazione del ciclo mestruale: una o due tazze d’infuso due o tre volte al giorno.
Irrigazioni vaginali: in caso di leucorrea fare sciacqui con un decotto composto da un pugno di fiori e foglie di salvia essiccate per litro d’acqua. Filtrare e usare tiepido.
Eccessiva sudorazione: una tazza d’infuso una volta al giorno. Nel caso di sudorazioni e vampate da menopausa, bere due bicchierini d’infuso in due ore, quotidianamente.
Per stimolare la digestione e calmare la diarrea: dopo un ricco pasto prendere una tazza d’infuso o bere un bicchierino di vino alla salvia. In caso di diarrea bere una tazza di decotto.
BELLEZZA
Tonico astringente: 4 cucchiai di salvia essiccata in 4 cucchiai di alcol etilico a 45°, o vodka, macerare per 2 settimane. Filtrare, sciogliere un quarto di cucchiaio di borace in 3 cucchiai di amamelis, unire 10 gocce di glicerina, l’alcol alla salvia e travasare in bottiglia con tappo sottovuoto. Agitare prima dell’uso. È adatto a tutti i tipi di pelle.
Maschera di bellezza per pelli grasse: frullare due manciate di foglie fresche e tre cucchiai di foglie secche con un po’ d’acqua minerale. Per rendere più solida la maschera aggiungere un po’ di farina di mandorle o argilla. Applicare e tenere per 20 minuti, sciacquare con acqua tiepida.
Normalizzare i capelli secchi: dopo l’ultimo risciacquo, versare sui capelli un decotto ottenuto con 3 cucchiai di salvia essiccata per un litro d’acqua, filtrare e aggiungere un bicchiere di aceto di mele. È consigliato per chi ha capelli scuri.
Tintura per capelli scuri: versare sui capelli un decotto ottenuto con 50 g di foglie essiccate per litro d’acqua e bollito per 20 minuti. L’effetto di scurire i capelli si ottiene con la frequenza delle applicazioni.
Pulizia dei denti: una foglia di salvia passata sui denti li pulisce, li sbianca rendendoli brillanti.
ALTRI USI: in cucina è un aromatizzante per carni grasse, selvaggina, per zuppe, verdure, formaggi, burro, aceto, per farcire polli e tacchini, per le cipolle, con la zucca, frittate, pane, pizze. Le foglie di salvia passate nella pastella e fritte sono una leccornia.
È usata anche per tenere lontane le tarme dagli armadi e proteggere i tessuti.
LINGUAGGIO DEI FIORI: è considerata la pianta dell’immortalità, poiché le si riconoscevano poteri per confrire la longevità.
ANEDDOTI E CREDENZE: si dice che la salvia sia una delle piante preferite dalle api, che sia a torto non riconosciuta come pianta ornamentale. Nel Medioevo le levatrici la usavano per favorire le contrazioni uterine durante i parti laboriosi. Proprio per questa sua caratteristica, non è consigliata alle donne in gravidanza. Sempre secondo le tradizioni, era utile contro i morsi di serpente. Alcuni detti popolari vogliono che nelle case dove la salvia cresce bella e forte sia la moglie a spadroneggiare, mentre se la pianta di salvia che si ha in giardino muore, gli affari andranno male.
Si pensa che, come il rosmarino, stimoli la memoria e sia utile per il cervello in genere, un tempo era usata per alleviare le emicranie croniche.
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15/01/2008 14:32

Alcebianca
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Alcebianca
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15/01/2008 14:46

La salvia per gli Indiani d'america

La salvia è una delle piante sacre per gli Indiani. Loro la usano da sempre e non solo per curare specifiche patologie ma anche nelle loro cerimonie sacre. Nell'inipi(capanna sdatoria) la Salvia viene usata per purificare l'ambiente e viene data da masticare anche durante il rituale per ritrovare enrgia...
con essa viene anche chiusa la Sacra pipa ed offerta al grande spirito in segno di rispetto e devozione...

FORARE LE ORECCHIE

Questa antica usanza veniva e in forma piu ridotta viene praticata dai Lakota, per dimostrare che s’intende vivere secondo le usanze, le tradizioni, le leggi Lakota, e che difenderanno il proprio popolo in qualsiasi circostanza.

Era abitudine,forare le orecchie ai bambini che erano nati nel periodo della precedente Danza del sole mentre si celebrava la Danza del sole corrente,anche se chiunque poteva farlo in qualsiasi momento.

Solitamente l’operazione della foratura veniva eseguita da un “uomo sacro”tramite un rito appropriato mentre ricordava al bambino di vivere secondo le usanze Lakota.

Se colui che forava le orecchie al bambino voleva attribuirgli un nuovo nome,poteva farlo,ma da quel momento diveniva il suo padrino.

Chi invece decideva di far forare le orecchie al bambino,diveniva responsabile del bambino stesso, occupandosi che il piccolo vivesse secondo le usanze Lakota.

Per forare le orecchie il bambino veniva posto su un letto di salvia e sotto le sue orecchie deposti due ceppi uno per parte,poi dopo aver pronunciato un discorso e delle preghiere gli venivano forate con un coltello o una lesina.



I GUARITORI degli INDIANI d’AMERICA la impiegarono per l’INSONNIA, l’EPILESSIA, il MORBILLO il MAL di MARE e i VERMI INTESTINALI, si usava molto per curare la FEBBRE, RILASSA inoltre la MUSCOLATURA LISCIA, dell’APPARATO DIGERENTE, e’ ANTISPASMODICA, utile nelle affezioni GASTROINTESTINALI.



Alcebianca
15/01/2008 23:40

^_^
Grazie Ettaaaaaaa
molto interessante :********
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17/01/2008 13:09

per Lilliangel@
Ciao prego!
Volevo risponderti al'altro post sul piccolo pensiero triste ma dice che puoi scrivere solo te li! E allora come ha fatto Athena81@ a rispondere??!!
Misteri della tecnica! Comunque una volta hai commentato unmio post dicendo che ti sentivi molto simile a me e,leggendo il tuo, deo riconoscere che è vero! Da piccola ero esattamente come te ed ora che sono grandina...preferisco alla lunga gli animali,la natura,la pace,il rumore del vento,dell'acqua...agli esseri umani!
Un abbraccio e buona giornata
Alcebianca
17/01/2008 21:03

^_^
Cara Etta,grazie..
qualcosa ..non so cosa ..penso affinità, mi fa sentire vicina in
special modo a te..
Gia dai primi post su sentistoria sento questo.
Ne sono felice..
anche se non ti conosco..provo un sentimento di grande affetto [SM=g18954]
un abbraccio grande
stefy
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