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Un Simbad poco serio!

Ultimo Aggiornamento: 01/03/2010 17:39
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Città: TORINO
Età: 72
Sesso: Maschile
25/01/2010 17:34

Il braccialetto brasiliano

Vincenzo lavorava, come addetto alla cucina, presso una mensa aziendale.
E anche quella mattina si alzò presto, fece la barba nel bagnetto con gli angoli del soffitto ammuffiti, che lo rendevano sempre un po’ triste.
In cucina ci trovò la moglie Maria e il figlio Davide che gli sorrise mentre mangiava il latte con il pane, non erano ricchi ma si facevano bastare lo stipendio di Vincenzo, la moglie malgrado gli affanni cercava di sembrare sempre contenta, perché la vita era già un peso e non la si poteva rendere peggiore con lamentele.
Quando Vincenzo fu sulla porta per uscire, il figlio gli corse incontro e gli legò al polso un braccialetto sottile e colorato dicendogli: “ E’ un braccialetto brasiliano dei desideri, se tu esprimi un desiderio, quando il braccialetto si rompe il desirerio si avvera, ma non devi romperlo tu apposta.”
Vincenzo un po’ si commosse, chiuse gli occhi, pensando a suo figlio alla moglie a quella sua casa che sapeva di minestrone.
Poi salutò la moglie e con lo sguardo le diceva - Ti voglio bene come il primo giorno! - e lei lo contracambiò con uno sguardo che diceva – Non ti cambierei nemmeno con il principe di Galles! - . Quindi uscì.
Sul tram vincenzo viaggiava in piedi, si teneva al mancorrente, e ogni tanto guardava il braccialetto brasiliano, gli veniva un groppo di commozione al pensiero del gesto di suo figlio.
Al lavoro il direttore della mensa lo accolse con il suo solito ghigno e subito lo subissò di compiti: pelare trenta chili di patate e tagliarle a fiammifero, pelare due casse di carote e tritarle, pelare un chilo di cipolle e tagliarle alla Julienne, preparare due chili di soffritto,tagliare a tocchetti una pancetta affumicata, poi darsi una mossa che doveva servire in linea.
Quando si avviò al lavoro, Olga la grassa e sadica cuoca lo guardò con malcelato piacere.
Mentre sciacquava le verdure Vincenzo guardava il braccialetto e trovava una certa qual forza nel sopportare le critiche di Olga: “ E queste ti sembrano patate a fiammifero?” oppure
“Quando ti sbrighi con quel soffritto?” e ancora ”Se continui cosi glielo dico al direttore che magari ti fa filare lui!” e i risolini degli aiuti-cuochi e dei cuochi, ad eccezione di Gualtiero che era il più vecchio dei cucinieri ed aveva fatto la gavetta percorrendo tutti i ruoli, dal basso, in cucina. Era l’unico che parlava, a volte, con Vincenzo e non mancava mai di ringraziarlo ogni volta che gli portava le cose da cucinare.
A mezzogiorno arrivarono i primi impiegati per mangiare e Vincenzo era dietro la linea di distribuzione tutto ripulito.
Poi arrivarono i Direttori, i Direttori Generali, i Dirigenti Superiori e tutti, nella mensa, erano ossequiosi e si prostravano fino a terra.
Mentre un Dirigente Supremo si faceva servire Vincenzo cercava, in tutti i modi, di sembrare efficente e professionale, ma il Dirigente Supremo lancio un urlo strozzato: “Che cos’è quello!?” disse additando il braccialetto di Vincenzo.
Fu chiamato il Direttore della mensa che, saputo dell’attentato all’igiene, mediante braccialetto, ordito da Vincenzo, ingiunse a quest’ultimo di togliersi l’orpello infettante.
Vincenzo cercava timidamente di far sapere che non poteva romperlo lui in quanto il desiderio….. A quel punto il Dirigente Supremo disse:”Cosa farfugli stupido! Te lo tolgo io quello schifo!” e cosi dicendo afferò il polso di Vincenzo e gli strappò il bracciale, rompendolo.
Nell’attimo stesso che il braccialetto si ruppe, il Dirigente Supremo cadde a terra: cadavere stecchito, insieme al Direttore della mensa, e tutti gli altri Direttori ed a un gran numero di impiegati, in cucina caddero morti cuochi, aiuti-cuochi ed anche Olga si afflosciò con un:
- Hahh!- morendo all’istante.
Gualtiero che aveva assistito a tutta la scena chiese: “Vincenzo che è successo?”
Con voce imbarazzata Vincenzo disse: “Si è rotto il braccialetto dei desideri….” Gualtiero che era uomo di grande, umana, esperienza chiese: “Che cosa avevi desiderato?”
Vincenzo, con aria assorta, rispose: “Che morissero tutti gli stronzi del mondo!” .
Gualtiero, con un mezzo sorriso, gratandosi la pelata disse: "Uhhhmmm! Pare che ce ne fossero davvero tanti!".
Nei telegiornali, della sera, gentili e simpatici mezzi-busti, che non si erano mai visti, dettero la notizia che in tutto il mondo si era assistita all’improvisa moria di un numero enorme di gente, interi eserciti guerregianti si erano spenti e con essi le guerre che combattevano, negoziati di pace che si trascinavano da anni si erano conclusi velocemente, con soddisfazione di tutte le parti in causa. In Parlamento erano sopravvissuti undici deputati, fra Magioranza ed Oposizione, ed insieme avevano varato leggi nuove che miglioravano la vita di tutti i cittadini.
In tutto il mondo, a parte il problema di celebrare così tanti funerali, sembrava fosse nata una Nuova Speranza.
Per una generazione il mondo visse nella comprenzione reciproca e nella pace, poi, pian piano, le cose tornarono come una volta. Perché certe mamme sono sempre incinte.



Torino 26-3-2007

Jabans
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“Noi non siamo degli esseri umani che hanno un'esperienza spirituale, ma degli esseri spirituali che hanno un'esperienza umana.”

Teilhard de Chardin
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