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Tra Sogno e Realta'

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VOLTO DI DONNA

Ultimo Aggiornamento: 18/01/2008 19:39
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Post: 62
Città: FORMELLO
Età: 64
Sesso: Femminile
12/01/2008 14:57

Un giorno, un mio “maestro” mi disse : Se vuoi sapere veramente come stanno le cose ricorda che devi sempre essere al di fuori del cerchio emozionale, solo così potrai valutarle e capirle fino in fondo, la tua parte emotiva non deve essere coinvolta nelle tue osservazioni!"
Ed aveva ragione. Quando, ad esempi, si è coinvolti in una situazione è difficile osservarla in maniera razionale, quasi distaccata…ci facciamo prendere dai sentimenti, dalle emozioni o dalla rabbia e non siamo, quasi mai obiettivi.
Riuscire ad uscire dal cerchio ci dà l’opportunità di giudicare e comprendere in modo del tutto distaccato, più reale!

Voglio raccontarvi una storia, che poi, è anche il mio lavoro di autoosservazione e, se vi piace come idea, vi consiglio di provarci almeno una volta…Fatemi sapere che ne pensate…



VOLTO DI DONNA

...Non sempre è facile riuscire a fare un'introspezione di se stesse! Be, devo assicurare che nel raccontarmi ce l'ho messa tutta!
Voglio fare una biografia di me stessa - mi sono detta un bel giorno - e così è iniziata la mia avventura in...me!
Mi alzo e mi guardo allo specchio, il volto che vedo mi appare sorridente, un pochino teso...direi stanco...fisso quell'immagine, la mia e...chissà, forse è stato il troppo guardare ma, d'un tratto, vedo alle mie spalle altre volti fare capolino e reclamare un posto allo specchio!
Io continuo a guardarmi...saluto, con voce un pochino titubante i visi che mi sono accanto...
Ciao! - mi dicono due occhi all'apparenza furba e penetranti - Ciao! -rispondo io rossa in volto.
:" Chi sei tu? Chi sono io?"
Quello sguardo mi penetra e continua...
:" sono solo la tua solitudine che ha bisogno del mondo per rendere completa la mia visione delle cose, mi chiamo Aria. Attraverso di te ho scoperto che il mondo, senza una fede che lo guidi, è inconcepibile, ma so anche che la fede, spesso, porta alla rinuncia del mondo! Qual è dunque, il completamento di questo schema? Una sensazione che mi faccia naufragare nel suo sguardo, e che voglia tuffarsi e perdersi in un mio bacio. Io sono colei che scriverà, per te, la tua biografia e tu affiderai le tue sensazioni al mio essere..."
Ok, ok...pensai, Aria è una tipa simpatica e potrebbe realmente aiutarmi a scrivere la mia biografia, così ho deciso di accettare.
Aria, una scrittrice un po' particolare, in cui non c'è una logica nell'esprimersi ma solo un susseguirsi di sensazioni senza schemi.
Continuo ad osservare lo specchio…il mio volto è sempre lì, con i suoi lineamenti che scendono verso un collo lungo e bene fatto…io sono Etta - dissi ad Aria -
:" Lo so, lo so…" - mi risponde con fare canzonatore
:" E certo che lo sai! " - esclamo io, quasi con tono di sfida - se te sei in me, sei me!"
La fievole luce della lampadina a tratti, lascia lo specchio in penombra e il mio dialogare si fa sempre più ferrato, entro in riflessioni che non mi sarei mai immaginata….
:" Vedi Aria, - continuo io con tono deciso, - come te ben sai, io vivo in un labirinto intricatissimo e vorrei tanto uscirne, te anche sostieni che io sarò felice solo quando potrò uscirne…ma solo se sarò felice, uscirò dal labirinto!
Accidenti quant'è difficile! Ti ricordi di quella volta che il rubinetto della vasca da bagno gocciolava? Bene mi dissi! Che ci vuole? Vado dal ferramenta e compro una nuova guarnizione, chiudo l'acqua e la cambio!
E si, sembrava tanto semplice ma a me le cose si complicano sempre e il ferramenta non aveva la guarnizione della stessa misura e l'acqua non potei chiuderla perché non avevo le chiavi per accedere ai cassoni…
Si, ma lo sai, io non mi arrendo mai, ostinata e capocciona smontai ugualmente il rubinetto allagando tutto e poi la guarnizione scivolava da tutte le parti!
Che disastro! Dovetti trovare un idraulico di corsa che mi cambiò il rubinetto e buttai via la guarnizione!
Ma forse, a pensarci bene, il problema non era in me e neanche nelle cose…è nel rapporto tra le cose e me, il mondo e me!
Aria continuava ad osservarmi con fare divertito…
:" Ma certo, - esclamò! - è perché te non hai mai voluto prendere in considerazione i consigli di Vento!"
Vento è sempre in me, la parte più eterea ma, a volte, molto più pragmatico e concreto di Aria.
:" Ricordi cara Etta che diceva? Te, quando devi prendere una decisione fra il modo semplice e quello complicato, scegli sempre quello più contorto!"
:" si, - risposi, - ma questo non mi aiuta di certo a fare le cose! Può giusto darmi un consiglio su perché certe cose mi capitano!"
:" Ma accidenti Etta! Quando ho letto le tue poesie, mi sono annunciata che splendido universo è Etta! Poi ti ho aiutata a guardarti dentro, ricordi, lo abbiamo fatto insieme…e ci siamo proposte di tirarci fuori, quello che avevamo, bello e brutto che fosse. Inconsciamente forse speravamo di trovare subito quella luce che tanto amiamo che si colora nell'arcobaleno dell'amore!"
:" Giusto, Aria! - esclamai - Vento ci aveva fatto anche un esempio quando ci parlava del complicato problema dell'amalgamazione…con mirabili ed essenziali pennellate aveva trattato di questo problema mettendoci davanti ad un muro diroccato in mezzo ad un campo…povero muro, non sapeva qual era l'interno e l'esterno!…E vento parlò al muro: " Caro muro, devi sapere che ogni essere vivente ha una mente e un corpo perfettamente funzionali al destino che deve realizzare. Per il mio destino io non potevo essere che così! Bello o brutto, felice o infelice, giusto o sbagliato, vero o falso; sono tutti concetti che noi non comprendiamo, che non vogliamo neanche cercare di comprendere. Quello che più ha valore, per noi, è realizzare il nostro destino, il quale però, altro non è, che un piccolo tassello che compone un destino più vasto.
Ti ricordi che si narrava che un giorno, un certo Adamo si mangiò un intera torta di mele, di cui era ghiottissimo, preparata dalla sua compagna Eva. Si dice anche che Eva era bellissima e per il povero Adamo era quasi impossibile dirle di no! Be, in quell'occasione, quando ebbe finito la scorpacciata, Adamo si sentì al di sopra di tutti, in cima al mondo e avrebbe voluto che quella sensazione non finisse mai. E così iniziò a vedere il mondo dalla parte sbagliata….Questo serve, questo no…questo mi piace, questo invece mi fa schifo!"
:" Ma dai!! " - guardai Aria con tono interrogativo, era così semplice da comprendere che quasi mi sentivo scema
:" Se è vero - dissi ad Aria - che tutto quello che vogliamo è sottomesso al nostro libero arbitrio, è vero anche che per vivere con una certa tranquillità dobbiamo cercare di inserire il nostro gusto nello schema generale delle cose…bisogna riuscire a creare il nostro Se superiore che ci racchiuda tutti che ci sappia amalgamare e guidare nel nostro processo di crescita."
:" Si, si, è proprio così! - si esaltò Aria - ma non ebbe il tempo di terminare la frase che il terzo viso si fece avanti deciso,
…è Incertezza che riesce sempre a farmi confondere le idee…il semplice, con lei, automaticamente si capovolge, e diviene complicato.
:" Posso dire la mia? - parla quasi senza aspettare un assenso - Io sono dell'idea che te, Etta, Aria e Vento fate tutto tanto semplice! Sapete, io sono stata sempre convinta di vivere in un mondo a cinque dimensioni…ma le cose non sono sempre così!"
" Spiegaci…." Diciamo insieme io e Aria, ormai rassegnate e pensierose….
:" Certo! Allora, vedete, è una questione di ordine di grandezza della consapevolezza.
Immaginatevi una consapevolezza così grande da vedere il fiume del tempo davanti a se. Qui la nascita, lì la morte e in mezzo tutti i momenti della tua vita. E così che si può vivere nel mondo della Luce interiore! Se si vuole ci si può concentrare di più su un istante piuttosto che su un altro, cercando di scegliere gli episodi più belli e felici.
Ma ora, immaginatevi la consapevolezza che diventa piccola, piccola…riuscirà solo con fatica a vedere il "momento" davanti a lei, strutturato in maniera ben differente da come poteva vederlo prima.
Ecco, noi siamo incastonati in un bellissimo diamante e ne siamo le mille sfaccettature! Ed ognuna di queste facce sono reali con una realtà ben definita, unica, irripetibile!"
Mi stropiccio gli occhi…la chiacchierata deve essersi protratta per molto tempo, fuori il sole è calato dietro la statuaria quercia che delimita il mio giardino…e la fioca luce della lampadina quasi non basta più ad illuminare tutto lo specchio…ma ecco che Vento, indispettito dalle ultime affermazioni di Incertezza si fa avanti e, caricatosi la pipa l'accende con aria di sfida cominciando a parlare lentamente
:" La vita è fatta di eventi, ed ogni evento ha la sua dimensione…tralasciamo le leggi che regolano il manifestarsi di ogni dimensione dell'evento; il vero e il falso, il giusto e lo sbagliato, l'utile e il dannoso….L'Odio e L'Amore…proviamo a concentrarci sugli aspetti di un evento. Vi è un aspetto oggettivo che riguarda il rapporto tra le azioni e le cose, e un aspetto soggettivo, che concerne invece, il rapporto tra noi e il mondo. Nel vivere un determinato evento, se si riesce ad avere l'intuizione del contemporaneo operare dei nostri quattro assiomi si può scorgere il Nulla che tutto racchiude e che è intorno a noi…"
Né io, né Aria e, stranamente neanche Incertezza, lo interrompiamo mantenendo un silenzio profondo come tutto l'universo, insondabile come l'infinito, impossibile come il tempo.
Aria prende il suo quaderno e incomincia a scrivere, con fare solenne…: " La legge della dimensione del Nulla…Io la guardo e so per certo che per lei è una pagina importante da inserire nella mia biografia.
:" Ma certo Etta!" - esclama Aria tutta soddisfatta! - Se noi continuiamo a vederci sempre in posizione statica è un po' come…come una fotografia! Ecco il termine esatto! Vedi io posso spedirti centinaia di mie foto in varie posizioni ma sono sempre io! La foto è statica…si deve vivere il film della nostra vita per far muovere i "personaggi" in modo reale! Noi abbiamo una mente e un corpo perfettamente razionali al destino che dobbiamo realizzare. Per il mio (nostro destino) non potevamo essere che così e i Nostri volti sono uno per ogni sfaccettatura della nostra anima."
Mi viene vicino Vento…: " Etta, Aria ti sta facendo impazzire?" - mi dice divertito…
Sento che mi sto innervosendo, accendo una sigaretta e rispondo a Vento con aria pensierosa
:" Ha insistito così tanto! Come potevo dirle di no? Dopo tutto quello che passa: la sua solitudine la tiene in uno stato d'attesa perenne facendole scaturire una vena poetica senza pari…e poi ci teneva così tanto a farmi la biografia…quando l'incontro le parlo di me così le sue giornate si riempiono e riesce a dare uno scopo alla sua vita. Lei, purtroppo, è convinta che la vita sia una successione di fatti, che la vita stessa sia un fatto. Per lei gli eventi e le necessarie interconnessioni che noi intuiamo, leghiamo e cataloghiamo, come eventi diversi e distinti, sono solo delle arbitrarie costruzioni gerarchiche di fatti elaborate a nostro uso e consumo; solo il fatto è reale, e solo attraverso la biografia del fatto è possibile prevenire ad una sua reale trasformazione in evento e, di conseguenza, ad una sua interpretazione.
Vedi, Vento, ascoltami Aria…e te, Incertezza, amica di notti insonni, ascolta anche te…il tutto è sempre manifestazione dei nostri atti e sembra essere una cosa accertata ma non lo è se si osserva sotto diverse prospettive…vi faccio un esempio…l'altro giorno, era lunedì, ho passato la mia solita giornata fra impegni di lavoro e scartoffie casalinghe…immersa nei miei scritti, fumando di tanto in tanto sigarette con filtro. Ma quel giorno decisi di scrivere una poesia sul mio essere donna. Da quel giorno in poi ogni altra cosa detta su quell'argomento sarebbe stata superflua e inutile.
Sono andata a letto provando una sensazione di intimo torpore ma qualcosa stonava.
Il giorno dopo decisi di rifare esattamente le stesse cose, tranne riscrivere la poesia…rispettai gli orari del giorno precedente, ripensando esattamente le stesse cose, riprovando le stesse emozioni del lunedì.
Martedì sera sono andata a letto addormentandomi subito. Dopo circa una mezzora mi sono svegliata. Ecco, Aria avrebbe dovuto mettere nella mia biografia due lunedì e nessun martedì. Il martedì l'avrei vissuto quella notte, cosi il mercoledì avrebbe ritrovato la sua giusta dimensione senza salti temporali."
:"Logica deduzione!"-interrompe Aria che, tornata da una delle sue lucubrazioni mentali, si è riaffacciata nello specchio
:" Ma, si ha ragione Etta!" - interviene, anche Vento...- la realtà la si può vivere in tanti modi basta capire, volere o scegliere quali di questi sia il migliore per se stessi!"
:" Ne sei sicuro? - chiede Incertezza grattandosi la testa con fare perplesso -
:" Si....Siiii, - interviene Etta - la mia biografia deve essere quella di una "eroina" a cavallo che, fiera e sicura, esce da una foresta e va verso il suo destino e leggendomi imparerò a vivermi. Nel mio mondo, in voi, nelle mie poesie si celano le chiavi del mio destino e quando le avrò trovate tutte saprò finalmente cosa devo fare in questo mondo...voi, cari amici...Aria, Vento, Incertezza siete la mappa dettagliata del posto in cui vivo, da cui sono stata sfratta e a cui voglio tornare!"
Poso la mano sullo specchio quasi a voler accarezzare quei volti che ormai sono parte di me...ma ora rivedo solo il mio viso ma non è più teso, il sorriso è disteso e i segni della stanchezza sono scomparsi.
Ora so!
Alcebianca
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Sesso: Femminile
18/01/2008 19:39

SENTIMENTI


Raccontano
che un giorno si riunirono in un luogo della terra tutti i sentimenti e le
qualità degli uomini.
Quando la noia si fu presentata per la terza volta, la
pazzia, come sempre un po' folle propose:
"Giochiamo a nascondino!"

L'interesse alzò un sopracciglio e la curiosità senza potersi contenere
chiese:
"A nascondino? Di che si tratta?"
"E' un gioco, - spiegò la
pazzia - in cui io mi copro gli occhi e mi metto a contare fino a 1.000.000
mentre voi vi nascondete e, quando avrò terminato di contare, il primo di voi
che scopro prenderà il mio posto per continuare il gioco."
L'entusiasmo si
mise a ballare, accompagnato dall'euforia. L'allegria fece tanti salti che finì
per convincere il dubbio e persino l'apatia alla quale non interessava mai
niente... Però non tutti vollero partecipare.
La verità preferì non
nascondersi. Perché, se poi alla fine tutti la scoprono? La superbia pensò che
fosse un gioco molto sciocco (in fondo ciò che le dava fastidio era che non
fosse stata una sua idea) e la codardia preferì non arrischiarsi.
"Uno, due,
tre..." - cominciò a contare la pazzia.
La prima a nascondersi fu la
pigrizia che si lasciò cadere dietro la prima pietra che trovò sul percorso. La
fede volò in cielo e l'invidia si nascose all'ombra del trionfo che con le
proprie forze era riuscito a salire sulla cima dell'albero più alto. La
generosità quasi non riusciva a nascondersi.
Ogni posto che trovava le
sembrava meraviglioso per qualcuno dei suoi amici.
Che dire di un lago
cristallino? Ideale per la bellezza.
Le fronde di un albero? Perfetto per la
timidezza.
Le ali di una farfalla? Il migliore per la voluttà.
Una
folata di vento? Magnifico per la libertà.
Così la generosità finì per
nascondersi in un raggio di sole.
L'egoismo, al contrario trovò subito un
buon nascondiglio, ventilato, confortevole e tutto per sé. La menzogna si
nascose sul fondale degli oceani (non è vero, si nascose dietro l'arcobaleno).
La passione e il desiderio al centro dei vulcani. L'oblio...non mi
ricordo...dove?
Quando la pazzia arrivò a contare 999.999 l'amore non aveva
ancora trovato un posto ove nascondersi poiché li trovava tutti occupati, finché
scorse un cespuglio di rose e alla fine decise di nascondersi tra i suoi fiori.

"Un milione!" - contò la pazzia. E cominciò a cercare. La prima a comparire
fu la pigrizia, solo a tre passi da una pietra. Poi udì la fede, che stava
discutendo con Dio su questioni di teologia, e sentì vibrare la passione e il
desiderio dal fondo dei vulcani. Per caso trovò l'invidia e poté dedurre dove
fosse il trionfo. L'egoismo non riuscì a trovarlo.
Era fuggito dal suo
nascondiglio essendosi accorto che c'era un nido di vespe.
Dopo tanto
camminare, la pazzia ebbe sete e nel raggiungere il lago scoprì la bellezza. Con
il dubbio le risultò ancora più facile, giacché lo trovò seduto su uno steccato
senza avere ancora deciso da che lato nascondersi.
Alla fine trovò un po'
tutti: il talento nell'erba fresca, l'angoscia in una grotta buia, la menzogna
dietro l'arcobaleno e infine l'oblio che si era già dimenticato che stava
giocando a nascondino. Solo l'amore non le appariva da nessuna parte. La pazzia
cercò dietro ogni albero, dietro ogni pietra, sulla cima delle montagne e quando
stava per darsi per vinta scorse il cespuglio di rose e cominciò a muoverne i
rami. Quando, all'improvviso, si udì un grido di dolore: le spine avevano ferito
gli occhi dell'amore...! La pazzia non sapeva più che cosa fare per discolparsi;
pianse, pregò, implorò, domandò perdono e alla fine gli promise che sarebbe
diventata la sua guida. Da allora, da quando per la prima volta si giocò a
nascondino sulla terra, l'amore è cieco e la pazzia sempre lo accompagna.
Alcebianca
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