Tra Sogno e Realta'

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Racconto: confessioni di un alieno.

Ultimo Aggiornamento: 06/07/2007 09:23
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Post: 230
Città: UDINE
Età: 62
Sesso: Femminile
06/07/2007 09:23

Racconto di fantasia.
Ogni possibile riferimento a persone, cose, luoghi , associazioni e situazioni del mondo reale e’ puramente casuale.

A Giorno Della Vittoria, personaggio di fantasia dedito a girar l'Italia per tessere i suoi complotti.




CONFESSIONI DI UN ALIENO.

Non e’ facile capire quando e’ cominciato questo pensiero.
Il rincorrersi di ricordi e di sensazioni, di voci vicine ed amiche, di un pomeriggio soleggiato sotto gli alberi della montagna.
Una consapevolezza ritorna prepotente, non mi da’ pace:
io sono un alieno, la Terra e la sua vita non mi appartiene.
I miei occhi hanno visto la culla della societa’ terrestre; ho calpestato le foglie di un boschetto pieno di suoni, ma ero li’ o i ricordi mi portavano altrove?
Addestrare i terrestri.
Ma chi ha poi avuto questa idea folle e irrealizzabile?
Quella mattina al Corso toccava a me insegnare, spezzare il pane della conoscenza per i figli dell’Homo Sapiens…
Questa montagna… Potesse parlare, cosa direbbero gli umani?
Ai suoi piedi, chilometri e chilometri piu’ in la’ , fino a dove arriva la mia vista, c’e’ il Lago Maggiore, crocevia di trame aliene e interazioni con i terrestri.
Cosa dicemmo quella mattina al Corso?
- …Le operazioni di sostegno della nostra presenza devono essere mascherate come normali abitudini terrestri. Un giro in discoteca, una compera al supermercato, un regalo per un compleanno inesistente. Voi avete la responsabilita’ di aiutarci ad integrarci… -
- Possiamo spiegare a qualche Testa Di Latta umanizzata che i bicchieri servono per bere? –
- Il nostro culturista e’ sempre disposto a fare domande sceme, vero? –
- No, Testa Di Latta, non e’ una domanda scema. Tu ti rendi conto che sembra che ci mandino qui tutti i mongoloidi dell’universo per integrarli? Non potreste fargli un pre-corso decente all’Asteroide Vattelapesca, invece di affidarci dei casi cosi’ disperati? Sembra di andare in giro solo con gli handicappati, c’e’ da vergognarsi. –
- Da vergognarsi di cosa? Non hai raccontato che Marco ha fatto un incidente d’auto ed e’ sotto shock? Nessuno ha dei sospetti, e’ ovvio che gli aspiranti si comportino in modo strano. –
- No, Testa Di Latta, tu proprio non capisci. Qui siamo sulla Terra, se frequenti troppo gli scoppiati sei uno sfigato. Gia’ c’era Antonella che sembrava una scoppiata, adesso con Marco sembra che usciamo proprio con gli sfigati, che li andiamo a scegliere. Bisogna cambiare tattica. –
- Cambiamo le strategie di una societa’ interstellare per queste idiozie? –
- Non sono idiozie, Testa Di Latta, e se vivrai ancora abbastanza in questo pianeta ti dovrai rendere conto che queste inezie sociali esistono, e contano! –

La mia ingenuita’ era dura a morire.
Cosa mi disse il Barista quella sera piovosa, intanto che riprendevo Antonella?
- … Non devi mai bere il latte prima di guidare un’automobile, non ti ricordi? Contiene una sostanza che mette sonnolenza ai nostri organismi che emulano la natura umana. Quasi tutti gli esseri umani sono un po’ assuefatti perche’ vengono svezzati con il latte, ma noi abbiamo saltato questa fase! Vuoi fare un incidente? –
- Dai, Testa di Latta, che cosa pretendi? Non riuscirete mai a essere completamente umani… -
- Cosi’ parlo’ il Barista…-
- Si’… Tu sei qui da venticinque anni e fai perfino le battute come noi, ma eri un bimbo quando fosti inserito nella societa’ terrestre. Antonella era abituata a camminare su strati di ammoniaca gelata quando Portava Il Pensiero Nel Posto Giusto e adesso vuoi che impari a fare la cameriera qui dentro?-
- E’ un lavoro che non richiede un grande concetto, e intanto ha contatto con la gente e si integra.-
- La tua testa ha preso ruggine! Ma cosa credi? Che io mi possa tenere nel locale una che mi ha gia’ fatto litigare con tre clienti? Non la vedi? Ha lo sguardo che sembra una tossica… Capisco che non lo fa’ apposta, va bene, pero’ un bar e’ un luogo che sembra tranquillo, ma con i clienti si creano mille piccoli motivi di tensione e insoddisfazione, e devi prevenirli se vuoi continuare a lavorare. Voi Inseriti siete la piu’ grande manica di disadattati che si puo’ immaginare! Ma non potevate entrare nella societa’ terrestre tutti da cuccioli?-
- Da bambini, non da cuccioli, non sono un cane!-
Vedi, tu capisci le sottigliezze della lingua in un modo che le macchine non vi inseriscono, perche’ sei qui da quasi sempre, ma non vedete l’errore e la sofferenza dei vostri cadetti?-
- Lo Sforzo e’ necessario per arrivare al Risultato. – cito’ Antonella con un orgoglio semiumano che con il Barista era fuori luogo – Il sacrificio individuale e’ la strada del beneficio e della Vittoria. –
- Si’ , ma intanto il vostro governo stellare sapputello invia qui brocchi incredibili per supportare la Nuova Strategia Terrestre, tutto perche’ non avete saputo prevedere che vi sarebbero serviti tanti nuovi operatori Inseriti. Quanto tempo pensi che ci vorra’ ad adattarli?-
- Abbiamo tempo e volonta’… -
- Ma non la testa di capire le regole sociali umane… -
Quella mattina di maggio, guidavo intanto che correvamo via con i furgoni verso la Basilicata, e Fabio chiese:
- Come si chiama la terra umana dove andiamo?-
- Basilicata, e quella che lasciamo Campania.-
- Non ha imparato le regioni italiane? – Chiese il Trovasoldi. – Ma non vi inseriscono tutta la conoscenza necessaria? –
- Si’, ma la struttura della rete di informazioni non e’ perfetta, risente dell’influsso culturale della nostra specie, e cosi’ con l’esperienza diretta dobbiamo “riordinare” qualcosa. –
- Viaggi interstellari, colonie in mondi sperduti, tecnologie fantastiche, ma non siete capaci di fare un corretto inserimento sociale dei vostro specialisti. –
- Non e’ colpa di Fabio… -
- No, e allora chi e’ che ci ha attirato l’attenzione di tutti sembrando un drogato o un handicappato? In paese sembrava che lo stessimo sfruttando, e cosi’ abbiamo dovuto spostare la base degli Umanoidi Volanti.-
- Nessuno e’ perfetto, nemmeno sui peschereggi per portare immigrati clandestini!-
- Ehi, Testa Di Latta, non tiriamo fuori ancora quella storia scema. Va bene, ho sbagliato, ma io so’ vivere in mezzo alla gente, non sono un peso per ogni operazione!-
- Fabio e’ vitale per il programma degli Umanoidi Volanti, per rovinare la strategia del Popolo Della Mente Comune. –
- Non discuto che finche’ e’ blindato in una cantina fa’ meraviglie per fregare i Grigi, Testa Di Latta, ma ti rendi conto che non posso portarlo in giro senza fare figure? -

Una consapevolezza da cui sono fuggito troppo a lungo.
Per gli esseri umani, i loro simili piu’ deboli non meritano pieta’.
Parlano talvolta di nobili principi, ma poi all’atto pratico se li rimangiano.
Ma perche’ mi sono lasciato sbattere su questo pianeta di pazzi?
javelina.altervista.org/index.php?mod=read&id=1183469495




Ciao,Barbara


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