Mi riguardo in passato attraverso gli occhi della mente,
opachi disegni per tratti offuscati dalla nebbia dell’oblio, e per radure splendenti come foto sbiadite dal tempo.
Non sono io mi dico , non è la mia vita quella che scorre innanzi quella foto.
Solo attimi che furono, come foglie trascinate sulla corrente di un vorticoso fresco fiume trasparente.
Questo è il destino? Osservare da spettatori il creato del passato, non riuscendo a fermare il presente. Frammenti vaporosi imperfetti ed incolori di quel che fu realmente.
Qualcosa di più grande ci conduce in sentieri già segnati, sopra di tutto questo e non è in nostro potere cambiarlo.
Al di sotto fresca acqua limpida ondeggiante ed in alto nelle aree luminose tante rive alle quali lottare per approdare.
Siamo foglie cadute dal cielo ed al mare dobbiamo arrivare.
Vorrei che andaste incontro al sole e al vento
con la pelle, più che con il vestito,
perchè il respiro della vita
è nella luce solare
e la mano della vita è nel vento
Kahlil Gibran "Il profeta"